7 marzo 1999
Cara signora Maria Vittoria,

    Non credo di meritare le parole così gentili della Sua lettera. Sono contento che i ragazzi reagiscano con entusiasmo alle mie provocazioni, e sono quindi ben lieto di continuare.

    Spero solo di non interferire troppo con i programmi scolastici anche se so per esperienza che il tempo è a fisarmonica. Non ce né mai abbastanza solo quando si fanno le cose controvoglia.

    I ragazzi vorrebbero che io venissi a trovarli. Penso tuttavia che sia meglio, e forse più divertente, mantenere un po' di mistero.

In ogni caso, se Lei riterrà opportuno un incontro, sono pronto ad affrontare… l’arena.
 

     La ringrazio ancora e la saluto molto cordialmente

Ugo Lucio B.